La guerra affonda le sue radici nel patriarcato, e ne assume metodi e pratiche di violenza e prevaricazione.

La pesante militarizzazione della società che stiamo affrontando è globale e ha conseguenze rovinose per i territori e le vite delle persone che li abitano e attraversano.

Poggia su basi che seguono schemi patriarcali, guerrafondai, coloniali, capitalisti ed ecocidi.

Per questo vogliamo discutere insieme di come le donne e le soggettività, spesso in prima linea tanto nell’affrontare sui propri corpi le conseguenze delle guerre quanto protagoniste delle lotte contro la militarizzazione,la devastazione e le basi militari, si organizzano a partire dai movimenti, dalle proprie esperienze, dalle proprie condizioni di vita.

Perché l’alternativa ad un’educazione e ad una società sempre più militarizzata e militarista possano essere processi di trasformazione e liberazione femministi e transfemministi, che parlino di autodeterminazione e di riappropriazione della decisionalitá sulla propria vita e sui territori.