APPROFONDIMENTI

Sicilia. MUOS, basi, aeroporti militari e radar

APPROFONDIMENTO SULL’OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO SICILIANO DA PARTE DI INFRASTRUTTURE MILITARI

Perchè una manifestazione in Sicilia il 21 ottobre? Per tematizzarla ci sembra importante partire da una fotografia dettagliata della capillarità e invasività dell’occupazione militare sul territorio siciliano allo stato attuale. Supportiamo la costruzione di un quadro complessivo con una serie di rimandi ad altri articoli, in particolare di Antonio Mazzeo, che permettono ulteriori approfondimenti in merito alle singole strutture.

Le infrastrutture militari in Sicilia si dividono in basi gestite e ad uso delle forze di difesa USA/NATO, e infrastrutture invece dell’apparato di difesa italiano (all’occorrenza usate anche dalla NATO). L’isola è costellata da questa presenza militare, che si compone di grandi basi e poligoni, ma anche di piccole stazioni radio, bunker e depositi di munizioni. Qui si riportano solo le infrastrutture principali e che, negli ultimi anni, hanno anche subito nuovi investimenti e piani di implementazione, ampliamento, rafforzamento. C’è anche da considerare che la militarizzazione dell’isola passa da una presenza sempre più massiccia di militari statunitensi e italiani nelle scuole, nei luoghi di formazione, presenza che ha portato nel dicembre del 2021 alla firma di un protocollo di intesa tra l’esercito italiano e l’assessorato all’istruzione dell’isola che ha stabilito la possibilità di svolgere le ore PCTO in caserme, uffici, o nelle stesse basi militari. Un caso che ha reso la Sicilia un laboratorio dove sperimentare un’ulteriore militarizzazione della vita civile oggi replicata anche altrove. La presenza non si limita ai luoghi di formazione della scuola dell’obbligo, ma arriva anche all’università. Non è una rarità avere tra i/le convenors di convegni universitari militari e comandanti della NAS di Sigonella; inoltre, l’Università è l’ateneo del sud Italia più finanziato dal Pentagono e, nello specifico, lo è il Dipartimento di Ingegneria Elettronica ed Informatica, finanziamento certamente legato alla vicina presenza della base strategica di Sigonella”.

Recentemente, inoltre, sono frequenti anche campagne di arruolamento vero e proprio dell’esercito italiano (ad esempio, “Mira al tuo Futuro”), che punta ad attrarre giovani studenti e studentesse alla fine della scuola dell’obbligo spingendoli all’arruolamento, mostrando la vita in caserma come se fosse un gioco o un’esperienza piacevole.

Infine, e non perché di meno importanza, la militarizzazione dell’isola è legata a doppio filo anche con i flussi migratori, che rendono la Sicilia (come altri territori che si affacciano sul mediterraneo) il punto di approdo principale della tratta centrale del mar Mediterraneo. A Catania, infatti, ha sede Frontex (agenzia europea della guardia costiera di frontiera), che riceve anche il supporto operativo dalla NAS di Sigonella per le sue operazioni nel mediterraneo. Inoltre, in Sicilia sono presenti tre hotspot (a Lampedusa, Pozzallo e Messina) e si parla di costituirne un quarto a Porto Empedocle (in provincia di Agrigento), e due CPR (Trapani e Caltanissetta). Non solo buchi neri dove all’interno sono recluse centinaia di persone a cui si nega il sacrosanto diritto di movimento, ma anche forme diverse di militarizzazione e occupazione militare del territorio e dei mari siciliani.

NAVAL AIR STATION (NAS) SIGONELLA (CATANIA-SIRACUSA) 

L’aeroporto militare di Sigonella si insedia in Sicilia nel 1957, è in uso all’aviazione militare USA ma è anche usata per operazioni NATO. Consiste in due parti: NAS I, dove si trovano le strutture amministrative, ricreative e commerciali, NAS II, dove si trovano le piste di rullaggio, gli arei e le altre infrastrutture di utilizzo più strettamente militare.  È definita la “capitale mondiale degli aerei senza pilota”, in quanto l’infrastruttura militare USA in Europa di centrale importanza per l’utilizzo di aerei senza pilota (droni). Nell’arco di pochi anni, Sigonella è stata interessata da un grosso progetto di potenziamento, finanziato da diversi milioni di dollari. Nello specifico:
– Realizzazione di nuovi depositi di stoccaggio di sistemi d’arma, munizioni ed esplosivi, che prevede. Finanziamento richiesto per l’opera: 77 milioni di dollari.
– Nel 2022 è stata ultimata la costruzione di un maxi hangar per il ricovero e la manutenzione dei Poseidon P8A della US Navy, e adesso sono stati stanziati 66 milioni di euro, per la costruzione di nuove vie di rullaggio e i piazzali per l’utilizzo dei Poseidon.
– Nella primavera del 2024 dovrebbe entrare in funzione la nuova stazione di telecomunicazioni satellitari della base, che ha ampliato e potenziato quella esistente: 42 milioni di dollari spesi per la sola infrastruttura, 55 milioni di dollari spesi per le apparecchiature.
– Attualmente si progetta la modernizzazione dei sistemi di atterraggio di base (con relativi nuovi espropri di terreno nella zona per permettere un ingrandimento delle piste) e la costruzione di un nuovo quartier generale delle unità cinofile dell’esercito USA.

Per un approfondimento su Sigonella, il suo impatto sul territorio, si consiglia la lettura di “The Hub of the Med. Una lettura della geografia militare statunitense in Sicilia”, di Jacqueline Andres.

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2011/11/sigonella-capitale-degli-aerei-senza.html

Sugli ultimi lavori di allargamento, di cui sono già iniziati gli espropri: http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2023/02/sicilia-isola-delle-armi.html

STAZIONE MUOS – BASE NRTF DELLA US NAVY (NISCEMI, CALTANISSETTA)

Stazione del sistema geo satellitare MUOS (Mobile User Objective System) della marina militare americana, nella base militare NRTF (Navy Radio Transmitter Facility) di Niscemi (attiva dal 1991) all’interno della Riserva Naturale Orientata – Sughereta. Costruzione portata a termine nel 2014, sistema attivo dal 2016. Recentemente, è stato richiesto un nullaosta alla regione siciliana per compiere degli interventi di “manutenzione straordinaria” che comprende: un nuovo edificio prefabbricato, la sistemazione della viabilità interna la base, una nuova e più alta recinzione, lo sbancamento di una grossa porzione di area dentro la base (che produrrebbe fino a 460 m3 di materiale di scavo in eccedenza).

Questa infrastruttura è legata a doppio filo con la NAS II di Sigonella, in quanto il MUOS permette la “gestione” dei droni che partono da Sigonella.

Scheda tecnica sul MUOS e la base NRTF di Niscemi: http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2012/09/scheda-informativa-sul-sistema-muos.html

Approfondimento sui recenti lavori di “manutenzione straordinaria”

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2023/02/sicilia-isola-delle-armi.html

AUGUSTA BAY PORT FACILITY (AUGUSTA, SIRACUSA)

Legata sempre alla presenza di Sigonella, il porto militare di Augusta serve come punto di approvvigionamento (di petrolio, ma anche munizioni e altro tipo di supporto logistico) delle imbarcazioni che operano nella Sesta Flotta statunitense. Supporto logistico per l’esercitazione Dynamic Manta, che annualmente si svolge nel Mediterraneo, a largo della costa siciliana. 

Un approfondimento su Dynamic Manta http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2022/02/dynamic-manta-2022-la-nato-da-oggi.html

PACHINO RANGE TARGET (SIRACUSA)

È un poligono militare marino gestito dalle forze militari USA, ma in uso anche alla NATO, in cui si svolgono diverse esercitazioni militari con utilizzo di armi e bombe di diverso tipo, che coinvolgo non solo l’area del poligono in sé, ma anche le isole minori vicine.

https://www.globalsecurity.org/military/facility/pachino.htm

SISTEMA RADAR A PORTOPALO (SIRACUSA) E FAVIGNANA (ISOLE EGADI, TRAPANI)

Nel corso del 2022 sono stati installati nuovi Sistemi di radar della marina militare italiana per permettere la sorveglianza delle aree costiere prospicenti i sistemi di radar. Queste nuove installazioni rientrano in un programma di ammodernamento dei sistemi radar già attivi.

Per un approfondimento: http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2022/02/devastazioni-radar-in-sicilia-nuovi.html

POLIGONO MILITARE DI PUNTA IZZO (AUGUSTA, SIRACUSA)

Poligono militare costituito durante la Seconda Guerra Mondiale e in uso a MariSicilia. Fino alla dismissione, è stata una base utilizzata per le esercitazioni ed addestramenti militari, anche di fuoco. Ne1983 il poligono è stato dismesso ma l’area rimane, si dice, come sporadico centro di esercitazione senza armi.  Dal 2016 è aperta l’ipotesi di riattivazione del poligono, previ lavori all’interno. Il progetto prevede l’abbattimento delle vecchie strutture del poligono, la costruzione di nuove strutture (più ampie delle precedenti, il rifacimento della strada di accesso all’area e la costruzione di un piazzale, per un totale di 4 milioni di spesa.

Per approfondire: https://www.edizionimuseopasqualino.it/wp-content/uploads/2023/04/Frazzetta_Sorci_ETDC_5.pdf

POLIGONO DRASY (PUNTA BIANCA, AGRIGENTO)

Poligono militare dell’Esercito italiano, accanto alla riserva naturale di Punta Bianca. Da anni, da ottobre a dicembre, tutti i giorni (escluso sabato e festivi), dalle 8 alle 20, si svolgono delle esercitazioni militari di reparti dell’esercito italiano ma anche forze NATO, con armi da fuoco di diverso tipo (tra le quali cannoni e bombe a mano) che hanno avuto un grosso impatto ambientale sulla zona. Anche quest’anno riprenderanno il 16 ottobre le esercitazioni, per cui sono già previste delle mobilitazioni a livello locale. Bisogna considerare che, a pochi km in linea d’aria, si trova la valle dei Templi di Agrigento, sito archeologico di grande valore, e che proprio accanto al poligono sorge una riserva naturale, costituita lo scorso anno grazie all’azione di un gruppo di ambientalisti locali (ma che non ha fermato il ripetersi delle esercitazioni in loco).

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2014/10/punta-bianca-agrigento-il-poligono-dei.html

AEROPORTO MILITARE DI TRAPANI-BIRGI

L’aeroporto di Birgi (Trapani) è un aeroporto militare, ma aperto anche al traffico civile, dell’esercito italiano. Spesso, lo stesso aeroporto è chiuso al traffico aereo civile per esercitazioni militari, prove di nuovi velivoli, o in relazioni ai venti di guerra che, in alcuni periodo, soffiando più forte rendono necessario l’utilizzo esclusivo dell’infrastruttura per esigenze militari. Base di riferimento anche per alcune esercitazioni NATO, come Trident Juncure.

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2020/01/lo-scalo-di-trapani-birgi-poligono.html

PROGETTO DI HUB MILITRE SULLE MADONIE (GANGI, SPERLINGA, NICOSIA)

L’8 maggio 2023 è stato firmato un accordo tra i sindaci dei comuni interessati, Stato Maggiore e comandante dell’esercito italiano in Sicilia, che sancisce la costruzione di una nuova area di addestramento per le forze armate italiane, grande più di tremila ettari. Presentato come un progetto occasione di sviluppo per il territorio descritto dallo Stato Maggiore come “un territorio vuoto”, in realtà si tratta di migliaia di ettari pieni di boschi, aree adibite al pascolo degli allevamenti della zona, luogo di relazioni degli abitanti del territorio. Al momento il progetto è stato bloccato grazie all’opposizione locale, ma la minaccia non è stata del tutto eliminata.

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2023/06/quel-maledetto-megapoligono-che.html

http://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2023/08/il-patto-di-sperlinga-la.html

Ricordiamo l’appuntamento siciliano del 21 ottobre sarà a PALERMO – ORE 17 – DA VIA ORETO 414

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *